mercoledì 15 febbraio 2017

No alla geotermia. Il sindaco Ghinassi invita i colleghi degli altri comuni ad unirsi per attaccare, sia sul piano politico che giudiziario.



"cambiamo tattica, passiamo da un atteggiamento difensivo ad un atteggiamento di attacco, anche sul fronte legale e giudiziario".










Intervento del sindaco di Acquapendente Angelo Ghinassi al Convegno di Abbadia San Salvatore del 4 febbraio 2017: "Dall'Amiata alla valle del Tevere. Ancora geotermia industriale o un altro sviluppo è possibile?"


"Nel Lazio stanno proliferando molti progetti pilota per impianti geotermici (piana dell’Alfina, Latera, Piana del Diavolo, al confine tra Ischia di Castro, Cellere e Farnese)… 

Noi dobbiamo dire no a questi interventi di sfruttamento, dobbiamo dire no per salvaguardare un territorio che ha mantenuto intatta la sua specificità e la sua vocazione.  

Gli interventi che mi hanno preceduto, e che hanno mostrato tutti i danni ambientali e, soprattutto alla salute, mi ha fatto montare una rabbia dentro che, ve lo assicuro, faccio fatica a trattenermi.  

Ed allora dico…  visto che la consapevolezza verso questi danni è ad un buon livello, possiamo dire che siamo maturi… visto che le norme ci sono, e dovrebbero salvaguardare l’interesse ambientale, l’interesse alla salute ma, aggiungo, anche l’interesse paesaggistico… ed allora io dico bisogna fare uno scatto in avanti…credo che sia il arrivato momento di scalare, attivando tutte le iniziative, sia sul piano politico… ciascuno per quello che potrà fare, ma anche sotto il profilo legale, giudiziario. 

Cioè, cambiamo tattica, passiamo da un atteggiamento difensivo ad un atteggiamento di attacco, anche sul fronte legale e giudiziario.

Io credo che questo dobbiamo fare, e lo dobbiamo fare uniti…  

Varcare i confini amministrativi è complicatissimo, quindi noi dobbiamo cercare di saltare le tre regioni, saltare anche il livello provinciale, e fare una sorta di azione legale attraverso l’unione dei nostri comuni … 

Io lancio questo invito anche ai colleghi che sono in sala, se ci vogliamo sentire, se ci vogliamo vedere per approfondire questo tema e, soprattutto, per verificare tempi e modalità di intervento, io ci sto!"


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