"cambiamo tattica, passiamo da un atteggiamento difensivo ad un atteggiamento di attacco, anche sul fronte legale e giudiziario".
Intervento del sindaco di Acquapendente Angelo Ghinassi al
Convegno di Abbadia San Salvatore del 4 febbraio 2017: "Dall'Amiata alla
valle del Tevere. Ancora geotermia industriale o un altro sviluppo è
possibile?"
"Nel Lazio stanno proliferando molti progetti pilota per
impianti geotermici (piana dell’Alfina, Latera, Piana del Diavolo, al confine
tra Ischia di Castro, Cellere e Farnese)…
Noi dobbiamo dire no a questi
interventi di sfruttamento, dobbiamo dire no per salvaguardare un territorio
che ha mantenuto intatta la sua specificità e la sua vocazione.
Gli interventi che mi hanno preceduto, e che
hanno mostrato tutti i danni ambientali e, soprattutto alla salute, mi ha fatto
montare una rabbia dentro che, ve lo assicuro, faccio fatica a
trattenermi.
Ed allora dico… visto che la consapevolezza verso questi
danni è ad un buon livello, possiamo dire che siamo maturi… visto che le norme
ci sono, e dovrebbero salvaguardare l’interesse ambientale, l’interesse alla
salute ma, aggiungo, anche l’interesse paesaggistico… ed allora io dico bisogna
fare uno scatto in avanti…credo che sia il arrivato momento di scalare,
attivando tutte le iniziative, sia sul piano politico… ciascuno per quello che
potrà fare, ma anche sotto il profilo legale, giudiziario.
Cioè, cambiamo
tattica, passiamo da un atteggiamento difensivo ad un atteggiamento di attacco,
anche sul fronte legale e giudiziario.
Io credo che questo dobbiamo fare, e lo dobbiamo fare uniti…
Varcare i confini amministrativi è complicatissimo,
quindi noi dobbiamo cercare di saltare le tre regioni, saltare anche il livello
provinciale, e fare una sorta di azione legale attraverso l’unione dei nostri comuni
…
Io lancio questo invito anche ai colleghi che sono in sala, se ci vogliamo
sentire, se ci vogliamo vedere per approfondire questo tema e, soprattutto, per
verificare tempi e modalità di intervento, io ci sto!"
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